La stagione dell'Erasmus 2014/15 è ufficialmente iniziata. E chi non ha ancora fatto domanda, ha l'ultima occasione: proprio in questo periodo si assegnano infatti le borse residue. Ma meglio evitare Parigi: è la città più cara.
L’anno accademico 2014/15 è ormai iniziato e, con lui, anche le borse di studio Erasmus che porteranno gli studenti europei a studiare all’estero per un intero semestre, e forse anche di più. Ma come scegliere la meta ideale della propria esperienza in Europa? Sicuramente, ha la sua importanza la lingua parlata nella città di destinazione e il prestigio dell’università. Tuttavia anche il portafoglio vuole la sua parte, soprattutto per quanto riguarda gli affitti degli appartamenti: non dappertutto sono uguali.
DOVE COSTA DI PIU'?
E’ la città più romantica del mondo, Parigi, quella dove affittare un appartamento è più costoso. Un bilocale di 70 mq - secondo la ricerca di Casa.it – viene ben 1850 euro: quasi mille euro a persona se si vuole dividere con un coinquilino. Ma in questa classifica, sono le italiane Roma e Milano a guadagnarsi il podio con affitti di 1300 e 1200 al mese per un appartamento di pari dimensioni. La Spagna si difende: a Madrid viene 950 euro, come a Bologna. Francoforte, Firenze e Torino si assestano sugli 850 euro, mentre a Barcellona, Pisa e Tolosa si viaggia sui 750 euro. Tuttavia, se si vuole risparmiare, è preferibile scegliere come meta una cittadina di piccole dimensioni o meno richiesta dove, come si può notare con una semplice ricerca sul web, i prezzi calano drasticamente.
BANDI ERASMUS, ANCORA UN' OCCASIONE
Anche se il problema economico esiste, non fermerà di sicuro la partenza della maggioranza di coloro che, partecipando i bandi pubblicati questa primavera, hanno vinto la borsa di studio. La maggior parte delle università italiane, infatti, pubblica il bando Erasmus per l’anno successivo tra marzo e aprile, e molti sono già in partenza per le destinazioni del primo semestre. Tuttavia, non sono pochi i casi in cui i bandi vengano riaperti in caso di borse residue, a causa di rinunce dell’ultimo minuto o insufficienza di candidature. La riapertura può avvenire anche in questi giorni, tra settembre e ottobre, e rappresentano un’ottima occasione per i ritardatari, come avviene ad esempio presso l’ Università di Pisa, o l’Università di Roma La Sapienza e l’Università di Sassari.
Fonte: www.skuola.net