Formazione, conoscenze e lavoro. Come si possono unire questi elementi per avere successo? Ce lo spiega Massimo Perciavalle, Presidente di “Make it so”, e autore del libro “Come farsi assumere in tempo di crisi con i Social Media”, nell’intervista rilasciata in esclusiva per cercacorsiemaster.it.
In un piacevole viaggio tra i Master di “Make it so” e la filosofia aziendale, scopriremo la necessità di avere un approccio imprenditoriale anche per promuovere se stessi.
Qual è la filosofia che sottende “Make it so”?
Make it So è una società di consulenza, formazione e sviluppo del personale che eroga per i giovani Master e Corsi specialistici avanzati e per le aziende formazione manageriale e consulenza sullo sviluppo del potenziale.
Il nome Make it So deriva dal verbo "to make": che significa agire, fare è una spinta a mettersi in gioco, a cercare una direzione giusta per sé, a prendere decisioni ferme e a non aver paura delle proprie scelte, se davvero sono quelle in cui si crede.
Per questo motivo la filosofia fondante di Make it So è di essere vicino alle persone, ascoltare i loro bisogni e supportarli nella scelta e nell'azione per promuoverne lo sviluppo. Ciò che proponiamo ai nostri clienti è fornire una consulenza mirata al contesto specifico, orientata al coaching e finalizzata alla formazione e allo sviluppo professionale.
Vi occupate solo della formazione o prevedete anche dei percorsi che in qualche modo incentivino l’inserimento nel mondo lavorativo?
Tutti i nostri percorsi di Master rivolti ai neolaureati e ai giovani professionisti presentano servizi di placement e orientamento alla carriera atti a far incontrare domanda ed offerta di lavoro.
L’offerta formativa è accompagnata da opportunità di orientamento, sostegno e accompagnamento al lavoro anche attraverso sessioni di coaching personalizzate, per favorire la crescita personale e professionale: preparazione ai colloqui di selezione, elaborazione di un carreer portfolio, definizione di obiettivi professionali sfidanti e raggiungibili, self – marketing.
Lei, insieme ad Alessandro Prunesti, ha scritto un libro molto interessante e, soprattutto, utile per chi sta cercando lavoro. Uso il titolo come domanda: “Come farsi assumere in tempo di crisi con i Social Media”?
Oggi occorre avere un approccio imprenditoriale anche per promuovere se stessi. Occorre avere le idee chiare su ciò che si vuole andare a svolgere. Il primo lavoro è la presa di consapevolezza dei propri obiettivi professionali. Occorre successivamente essere autocritici e svolgere un primo bilancio di competenze per capire le aree dove ci si può già inserire. Fatta quest’analisi si può passare alla fase di promozione del proprio profilo con sicurezza e creatività. Nel libro parliamo di personal branding sul web, ossia imparare a promuovere il proprio curriculum professionale. Significa cercare dentro se stessi i propri talenti che possono derivare anche da passioni personali che se proposte e approfondite in maniera adeguata possono diventare delle competenze da mettere in luce per una professione futura.
L’utilizzo degli strumenti gratuiti presenti sul web utilizzati in maniera consapevole, come l’apertura di un blog o di diversi canali sui social media come Linkedin e Facebook, possono essere un buon trampolino di lancio per farsi notare nell’area di proprio interesse.
Lei ha molta esperienza sia nel mondo della formazione che del lavoro. Secondo Lei, cosa conta di più per trovare lavoro: un’ottima formazione o una buona rete di conoscenze?
Entrambe le cose; le conoscenze senza la preparazione non servono a molto. La specializzazione e la preparazione sono oggi fondamentali e strategici. Le professioni diventano più complesse per cui le aziende richiedono persone con competenze specifiche e caratterizzanti il settore di riferimento. Queste o si sviluppano sul campo o attraverso una formazione adeguata che oltre a fornire teorie permettono di sviluppare esperienze pratiche e laboratoriali da spendere nel mercato del lavoro.
Molti giovani lamentano la mancanza di un lavoro nonostante i tanti titoli. Lei crede che i giovani siano realmente così preparati?
Credo che i giovani non conoscano bene l’offerta e il funzionamento del mercato del lavoro, e dei processi di selezione; spesso compiono azioni di invio massiccio di curriculum e non riescono a studiare o informarsi sul reale funzionamento di un settore aziendale specifico e sui processi di reclutamento attivati dalle aziende per le quali si candidano. Lo studio dell’azienda e del profilo o ruolo di riferimento sono una prerogativa essenziale per raggiungere gli obiettivi professionali.
E’ consigliabile confrontarsi di continuo con persone che fanno la professione per cui ci si è tanto preparati. Avere un colloquio di orientamento aiuta il candidato ad offrirsi e mettersi in luce nel miglior modo possibile, utilizzando anche canali più idonei e preferiti da quel contesto organizzativo al quale mandano la candidatura.
Nella vostra variegata e interessante offerta formativa si inserisce anche il Master Human Resources Development. Come sono cambiati i processi di selezione del personale con l’avvento dei Social Media? Più in generale, è cambiato anche l’ambito delle risorse umane?
Sicuramente la figura dell’Human Resources Manager è più complessa di quella di un tempo; per fare questa professione occorre un’ integrazione di competenze tecniche di mestiere e attitudini personali e trasversali. Nel mio libro parlo anche dell’evoluzione di queste figure gestionali. Nel Master Human Resources development di Make it So si sperimentano queste nuove competenze. Da un lato quelle tecniche, di conoscenza di strumenti e processi che si sviluppano anche con il supporto del web e i social media, soprattutto per la fase di reclutamento e valutazione. Dall’altro lo sviluppo personale di qualità come la capacità di lavorare in team, l’apertura mentale e la gestione del cambiamento; la proattività, la gestione della complessità e dell’ambiguità e la guida con l’esempio.
Perché, dunque, seguire il Master Human Resources Development?
Perché il settore Risorse Umane è appassionante e stimolante, un buono sbocco per le lauree umanistiche, e poi perché il nostro Master è un percorso di crescita personale oltre che professionale, che prepara e offre l’opportunità di sperimentarsi sul campo attraverso laboratori esperienziali in agenzie e società di consulenza intercorso e stage garantiti alla fine del Master in aziende del settore.
Il web ormai rappresenta il futuro. Sono molti i corsi che vengono proposti sulla materia.
Quali sono i punti di forza del vostro Master in Social Media e web Community manager?
Questo Master offre un’organicità alla complessità di informazioni e materiale legato ai social media, offrendo competenze in uscita concrete e spendibili nelle nuove professioni legate sia alla comunicazione che al marketing aziendale. Queste figure sono già attualmente molto ricercate e lo diventeranno ancor di più nei prossimi anni. Tutte le aziende auspicano avere degli specialisti che sappiano gestire la loro comunicazione e promozione sul web.
Il punto di forza del Master Social Media è sviluppare un corso in aula, pratico e laboratoriale, incontrando docenti e persone dal vivo, che preveda affiancamenti elaboratori pratici con i migliori professionisti del centro sud che hanno fatto delle loro conoscenze un marchio per operare con efficacia nelle proprie società di consulenza.
Un Master completo con tutte le strategie, i consigli, per avviare e gestire una comunità online con le applicazioni sui nuovi tool, fruibili anche sul mobile.
Perché scegliere Make It So?
Perché frequentare un Corso con noi è come entrare in una grande famiglia, c’è grande attenzione alla persona, ascolto dei suoi bisogni e supporto nella realizzazione degli obiettivi professionali. In ogni edizione dei Master vengono assegnate diverse agevolazioni economiche per merito e peri fuori regione, che permettono di avere buona Qualità a costi contenuti.
I Master e i corsi hanno una metodologia pratica ed esperienziale, completamente diversa dall’approccio scolastico universitario, con docenti senior sempre disponibili ed altamente specializzati che permettono da subito di crearsi un bagaglio di competenze spendibili. Tutti i progetti formativi sono monitorati da un ente esterno che ne garantisce la qualità di materie, formatori e metodologie.
Alla fine dei Master viene garantito un contratto di stage in azienda dai tre ai sei mesi, seguendo le normative attuali in materia di lavoro.