Il settore dell’arte e del design è per eccellenza quello in cui la formazione può contare davvero poco. Molto dipende dalle mode ed essere artista spesso è il frutto di un’inclinazione personale che con lo studio non si può acquisire.
Tuttavia se oltre a spiccate doti artistiche e creative si ha anche una solida formazione si può davvero raggiungere vette insperate. All’arte, inoltre, non si possono che abbinare radicate conoscenze architettoniche e ingegneristiche quando si tratta di ristrutturare, progettare o modificare.
La differenza tra corsi e master di arte e design, dunque, in questo settore consiste proprio nel potersi occupare soltanto di un aspetto, per esempio imparare a restaurare mobili di legno, oppure essere in grado di riprogettare qualunque cosa.
Il master, del resto, è l’unico modo per restare al passo con i tempi soprattutto per quanto riguarda i materiali, il riutilizzo, il riciclo, le energie rinnovabili e le nuove tecnologie. Materie molto complesse che, naturalmente, non possono essere spiegate e comprese a pieno da chi non ha un’infarinatura generale di teorie e tecniche di progettazione, scienze dei materiali, progettazione, storia dell’arte, ecc.
D’altra parte, si tratta di materie in continua evoluzione e oggi non ci si può occupare di design se non si conoscono tutte queste moderne soluzioni che rendono una ambiente incredibile dal punto di vista estetico ma anche estremamente funzionale.
Dal punto di vista dell’accesso, il corso è per semplici diplomati mentre il master è per laureati che, come detto, hanno già una preparazione di base. Questo non vuol dire che anche un laureato non possa decidere di accedere a un corso proprio perché ambisce a specializzarsi in un piccolo ma interessantissimo settore.
I master, infatti, di solito insegnano ad avere una visione d’insieme. Per usare una metafora il master insegna ad utilizzare uno strumento mentre il corso ti fa vedere nel dettaglio come funziona quel determinato strumento. Ecco perché molto spesso anche un laureato preferisce un master.
Come individuare un buon corso? Dai docenti, dalla tempistica e dalle ore dedicate all’osservazione frontale o allo stage. I settori, invece, possono essere davvero moltissimi. Dall’illuminazione ai materiali, dal design in senso stretto alla domotica, dalle energie rinnovabili alla progettazione.
Non esiste, dunque, un master o un corso migliore di un altro in questo senso, bisogna invece valutare quale sono le proprie esigenze e inclinazioni professionali. Dare uno sguardo ai docenti, infine, può essere molto utile perché gli studenti spesso poi coltivano relazioni che si muovono fuori dalla classe e nelle loro carriere.